Da quanto precede deriva chiaramente che le cose sono state prodotte da Dio con somma perfezione, perché provengono necessariamente da una causa perfettissima. Né con ciò imputiamo a Dio alcuna imperfezione, anzi la sua stessa perfezione ci ha costretti ad affermarlo. Dal principio contrario, invece, seguirebbe chiaramente … che Dio non è sommamente perfetto; poiché se le cose fossero state prodotte in un modo diverso, bisognerebbe attribuire a Dio un’altra natura, diversa da quella che siamo stati costretti ad attribuirgli dalla considerazione dell’Ente perfettissimo.
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Con i miei argomenti ho spiegato la natura di Dio e le sue proprietà, e cioè: che egli esiste necessariamente; che è l’unico; che è ed agisce per la sola necessità della sua natura; che è causa libera di tutte le cose, e in quale modo; che tutte le cose sono in Dio e dipendono da lui in modo tale che non possono essere né concepite senza di lui; e, infine, che tutte le cose sono state predeterminate da Dio, non già dalla sua volontà o dal suo assoluto beneplacito, ma dalla assoluta natura di Dio, cioè dalla sua infinita potenza.
Baruch Spinoza, Etica
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